Le BACCHE DI GOJI: facciamo un pò di chiarezza
Da qualche anno si sente parlare sempre più spesso di queste bacche dai numerosi effetti. Se prima erano dei frutti tipicamente orientali ora si trovano facilmente anche nel modo occidentale, commercializzate da numerose società.
Goji è un nome relativamente recente utilizzato per indicare il Lycium barbarum e Lycium chinense, due specie utilizzate da centinaia di anni in Asia a scopo medicinale o alimentare e appartenenti alla famiglia delle Solanacee. I frutti sono raccolti tra agosto e ottobre e generalmente sono essiccati ma possono anche essere consumati freschi.
Generalmente fuori dall’Asia si trova elusivamente la specie L. Barbarum, comunque distinguere queste due specie è difficile e quindi sostituzioni o adulterazioni non possono essere escluse.
Nella medicina tradizionale cinese vengono usate sia le bacche che le radici. In particolar modo le prime sono consumate per curare l’infertilità, il dolore addominale, la fatica e il mal di testa. Inoltre le bacche vengono usate nella medicina popolare per aumentare la longevità e contro la comparsa prematura dei capelli bianchi. I dosaggi raccomandati di bacche secche sono comprese tra i 5 e i 12 g.
Le bacche contengono una svariata quantità di sostanze: polisaccaridi, che rappresenta il componente maggiore, i carotenoidi, vitamine (riboflavina, tiamina e acido ascorbico, la quantità di vitamina C è di 42 mg/100 g, paragonabile a quella del limone fresco), flavonoidi, acidi grassi, amino acidi ed altri composti minori.
Tra i vari componenti i polisaccaridi sono quelli che presentano maggiori attività biologiche:
Inoltre, diversi studi hanno messo in evidenza come la somministrazione di questi polisaccaridi riduce significativamente i livelli di colesterolo totale, LDL, trigliceridi e glucosio nel sangue.
Molteplici fonti riferisco una possibile interazione dei composti contenuti nelle bacche di Goji con il warfarin, per cui il consumo di queste bacche è sconsigliato alle persone in terapia con questo farmaco.
Sebbene la maggior parte di queste attività siano state dimostrate in vitro o in modelli animali, i polisaccaridi contenuti nelle bacche di Goji hanno un grande potenziale nello sviluppo di prodotti farmaceutici e nutraceutici.
BIBLIOGRAFIA
Goji è un nome relativamente recente utilizzato per indicare il Lycium barbarum e Lycium chinense, due specie utilizzate da centinaia di anni in Asia a scopo medicinale o alimentare e appartenenti alla famiglia delle Solanacee. I frutti sono raccolti tra agosto e ottobre e generalmente sono essiccati ma possono anche essere consumati freschi.
Generalmente fuori dall’Asia si trova elusivamente la specie L. Barbarum, comunque distinguere queste due specie è difficile e quindi sostituzioni o adulterazioni non possono essere escluse.
Nella medicina tradizionale cinese vengono usate sia le bacche che le radici. In particolar modo le prime sono consumate per curare l’infertilità, il dolore addominale, la fatica e il mal di testa. Inoltre le bacche vengono usate nella medicina popolare per aumentare la longevità e contro la comparsa prematura dei capelli bianchi. I dosaggi raccomandati di bacche secche sono comprese tra i 5 e i 12 g.
Le bacche contengono una svariata quantità di sostanze: polisaccaridi, che rappresenta il componente maggiore, i carotenoidi, vitamine (riboflavina, tiamina e acido ascorbico, la quantità di vitamina C è di 42 mg/100 g, paragonabile a quella del limone fresco), flavonoidi, acidi grassi, amino acidi ed altri composti minori.
Tra i vari componenti i polisaccaridi sono quelli che presentano maggiori attività biologiche:
- antiossidante (combatte l’invecchiamento e lo stresso ossidativo),
- immuno-modulante,
- antitumorale,
- neuro-protettivo,
- radioprotettiva,
- anti-diabetica,
- epatoprotettiva,
- anti-osteoporotica
- anti-fatica.
Inoltre, diversi studi hanno messo in evidenza come la somministrazione di questi polisaccaridi riduce significativamente i livelli di colesterolo totale, LDL, trigliceridi e glucosio nel sangue.
Molteplici fonti riferisco una possibile interazione dei composti contenuti nelle bacche di Goji con il warfarin, per cui il consumo di queste bacche è sconsigliato alle persone in terapia con questo farmaco.
Sebbene la maggior parte di queste attività siano state dimostrate in vitro o in modelli animali, i polisaccaridi contenuti nelle bacche di Goji hanno un grande potenziale nello sviluppo di prodotti farmaceutici e nutraceutici.
BIBLIOGRAFIA
- Potterat O. Goji (lycium barbarum and L. chinense): Phytochemistry, Pharmacology and Safety inj the Perspective of Traditional Uses and Recent Popularity. Planta Med 2010;76:7-19
- Jin M, Huang Q, Zhao K, Shang P. Biological activities and potential health benefit effects of polysaccharides isolated from Lycium barbarum L. International Journal of Biological Macromolecules 54(2013)16-23